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- Informazioni relative al prodotto TV sono generate lungo tutta la catena
di produzione (ciclo di vita del prodotto)
- Le informazioni relative al prodotto TV, possono essere utili nelle fasi
di lavorazione e per alimentare i servizi multimediali collegati alla TV
digitale terrestre
- E’ importante non perdere e non dover riscrivere più volte le
informazioni
- Potrebbe essere importante un modello dati ed una struttura di scambio
di tutte le informazioni
- Il modello dati “SMEF” della BBC regola tutte le informazioni, tecniche,
documentative, commerciali e di sfruttamento del prodotto
- In RAI esiste un modello dati ed una struttura di scambio per i dati
documentativi, Catalogo Multimediale e MADL – Media Asset Description
Language
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- L’area produttiva è costituita da sistemi molto complessi che devono
inoltre interoperare tra loro:
- Acquisizione, Lavorazione, Archivio, Messa in Onda, ..
- Un aumento dell’efficienza dei singoli sistemi e della loro
interoperabilità comporta un aumento di efficienza dell’intero sistema
di produzione
- L’aumento di efficienza e di interoperabilità si ottiene integrando tra
loro i processi produttivi
- L’information technology facilita tale integrazione
- Newsroom, messa in onda, archivio
- Si richiede un’infrastruttura di scambio e gestione del video e delle
informazioni
- Ma l’introduzione dell’IT può comportare solo benefici od anche
criticità ?
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- Tecnologie di storage
- Robot, Nastri, Dischi, ..
- Compressione
- Codifiche solo intra (es. DV, IMX) o GOP lungo;
- Riempimento dell’archivio
- Riversamenti manuali o automatici
- Accesso all’archivio
- Reperimento del materiale
- Integrazione con Catalogo Multimediale
- Delivery del materiale
- Trasferimento del materiale come file e/o come video
- Dimensionamento del server
- Performance, Throuput di I/O, cache memory, ….
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- L’archivio master costituisce un asset aziendale (più di 250.000 ore su
vari supporti video)
- La migrazione dell’archivio master verso una teca informatizzata ha i
vantaggi di:
- Migliore reperibilità ed utilizzabilità – Integrazione con il Catalogo
Multimediale
- Accesso più rapido al contenuto tramite reti dati
- Trasferimento di file verso stazioni di editing (low cost)
- Minori costi di gestione dell’archivio
- Minore richiesta di spazi immobiliari
- Processi per la preservazione del materiale senza degradamenti della
qualità
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- Esercizio della teca master
- Possibili criticità costituite da indisponibilità o sovraccarico della
rete, dei server, …..
- Riduzione dei vantaggi causati da insufficiente integrazione con l’area
di produzione
- Digitalizzazione del materiale
- Non sono stati individuati i costi di certificazione del materiale
riversato
- Certificazione a seguito dell’uso del materiale
- Necessità di un periodo di coesistenza della nuova e vecchia teca
- Certificazione automatica oppure aumento costi riversamento
- Possibili criticità di progetto
- Roadmap di evoluzione tecnologica dei nastri non soddisfatta
- Tecnologie di storage (es. robot) non adeguatamente supportate
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- Nuovi servizi che prevedono la distribuzione di contenuti complessi
formati da
- Materiale audio/video classico
- Informazioni (metadati) ad esso correlate necessarie all’utente finale
sia per individuare tale materiale (es. EPG) sia per averne una
fruizione più ricca
- Informazioni complementari non legate direttamente al materiale ma
potenzialmente utili all’utente in quanto interessato a tale materiale
(es. pubblicità mirata)
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- Distribuzione
- La distribuzione del contenuto verso gli utenti finali del servizio
deve poter utilizzare canali diversi con caratteristiche disomogenee
(adattabilità)
- Fruizione
- La fruizione del servizio può avvenire tramite terminali diversi e deve
poter essere personalizzata rispetto alle caratteristiche dell’utente
(personalizzazione)
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- Materiale audio/video
- Adattamento: ottimizza l’utilizzo del canale di distribuzione e adegua
il materiale alle caratteristiche del sistema di fruizione
- Contenuto (es. movie oppure key frames)
- Tipo di codifica
- Parametri di codifica (bitrate, risoluzione spazio/temporale)
- Tipo di contenitore utilizzato nel trasferimento
- Personalizzazione: adegua il materiale rispetto al profilo dell’utente
finale
- Contenuto (ritagli ecc.)
- Qualità (bitrate e risoluzione spazio/temporale)
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- Metadati
- Adattamento: adegua i metadati alle caratteristiche del sistema di
fruizione e a quelle del canale di distribuzione
- Contenuto (metadati mirati al servizio e al sistema di fruizione)
- Formati e modelli (P/META, DMS-1)
- Tipo di contenitore utilizzato nel trasferimento
- Modalità di trasferimento (embedded nel materiale audio video oppure
esterni …)
- Personalizzazione: adegua i metadati rispetto al profilo dell’utente
finale
- Contenuto
- Qualità (quantità di informazione)
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- Flussi separati per la produzione e distribuzione a seconda del canale
di distribuzione e delle caratteristiche dell’utente finale
- Replica di processi potenzialmente identici
- Produzione di contenuto mirata ad un unico servizio principale (es.
broadcast classico) con successivo adattamento/arricchimento per nuovi
servizi (es. DVB con informazioni associate)
- Perdita di informazioni e costi aggiuntivi per la loro ricostruzione
- Qualità dei servizi derivati legata alla qualità del servizio
principale
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- È l’area funzionale nella quale si effettuano:
- L’assemblaggio dei contenuti complessi a partire dai contenuti
elementari
- La creazione dei servizi
- L’adattamento dei contenuti
- La personalizzazione dei contenuti
- È organizzata in modo tale da minimizzare la duplicazione di operazioni
e massimizzare l’automazione delle stesse
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- Repository: aree di memorizzazione per i contenuti elementari dotate di
strumenti di ricerca e localizzazione
- Editing: strumenti per la creazione (manuale e automatica) di nuovi
contenuti complessi
- Re-purposing: strumenti per la gestione (manuale e automatica) della
personalizzazione e dell’adattamento sia per i contenuti audio/video che
per i metadati
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- Nei negozi e supermercati si possono già trovare display a schermo
piatto con tecnologia al Plasma e LCD-TFT e proiettori e retroproiettori
con tecnologia DMD – Digital Micromirror Device
- Con immagini non degradate, i display al plasma ed i proiettori e
retro-proiettori DMD forniscono una qualità d’immagine migliore dei
tradizionali display a raggi catodici, CRT
- Tutti questi display, LCD compresi, amplificano però i difetti di
codifica
- Il formato di scansione di tali schermi è inoltre progressivo ed, in
genere con una risoluzione superiore a quella della TV standard
- Inoltre, il mercato di film su DVD si sta allargando e la qualità dei
film su DVD è alta anche su tali schermi
- MPEG-2 agli attuali bit-rate non è quindi più sufficiente per avere una
buona qualità su questi tipi di schermi
- Fortunatamente la loro penetrazione è bassissima per l’alto costo
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