Speciale switch-over

20 maggio 09:  switch-over Piemonte occidentale

Di Federico Rocchi - http://www.federicorocchi.it – Ultimo aggiornamento: 23 maggio 2009


Finalmente eccoci ai blocchi di partenza per il passaggio alla tecnica di trasmissione digitale nell’importante e popolosa zona del Piemonte occidentale. Si fa sul serio, quindi, in circa seicento comuni, ufficialmente nelle zone delle provincie di Torino e Cuneo ma in realtà anche alle provincie di Asti, Alessandria, Vercelli e Biella. Basta guardare la piantina delle zone coperte dal segnale RAI, infatti, per rendersi conto che non si può schematizzare per provincia la diffusione dei nuovi segnali digitali - e per gli altri network, come Mediaset, il problema è lo stesso. Per rispondere alla domanda “posso ricevere i segnali digitali?” è più utile, quindi, avere sott’occhio la mappa delle zone coperte -“a macchia di leopardo”, a causa delle difficoltà orografiche - quindi controllare la propria posizione in funzione dei trasmettitori, cercando di capire se le antenne sono a portata ottica. Può capitare, infatti, di soffrire una posizione sul territorio particolarmente svantaggiata, magari per la presenza di un palazzo o di una collina, nonostante il proprio comune appaia negli elenchi predisposti e reperibili, ad esempio, sul sito di  Piemonte Digitale (http://www.piemontedigitale.it//it/comuni-switch-over-2.html).

 

L’osservazione che ci offre lo spunto per partire nella nostra breve presentazione riguarda la frase-tormentone che sta accompagnando lo switch-over: “RAIDUE e Retequattro passano al digitale terrestre”. In realtà quelli che vengono spenti sono i trasmettitori analogici che fino a ieri emettevano queste due reti ma quello che si guadagna in digitale è molto più di due canali. Per chiarezza, un po’ com’è successo per l’Euro, conviene abituarsi da subito a ragionare “in multiplex” invece che in termini di “canali TV”, perché su ogni singola frequenza elettromagnetica che prima ospitava un solo flusso di immagini e suoni (cioè un “canale TV”) oggi ne possono transitare molti. Per fare un esempio, il multiplex RAI MUX A (si chiama “multiplex” la frequenza usata per trasmettere in digitale) trasporta RAIUNO, RAIDUE, RAITRE ma anche gli inediti RAI 4 e il flusso solo audio chiamato “filodiffusione leggera”, un canale “radiofonico” che diffonde esclusivamente musica, proprio come la vecchia Filodiffusione che passava per i fili del telefono, completamente dedicato alla musica leggera, senza interruzioni pubblicitarie e in qualità digitale.

Per quanto riguarda RAI, le frequenze in precedenza occupate per la trasmissione analogica di RAIDUE saranno utilizzate per la diffusione proprio del MUX A e dalla notte del 19 maggio 2009 in poi la situazione diventerà quella esposta più chiaramente nella tabella: il MUX A – importante perché contiene i tre canali principali del Servizio Pubblico – verrà trasmesso dagli impianti di Torino Eremo, Monte Turu, Borgo San Dalmazzo e Bra mentre soltanto da Moncalieri sarà trasmesso il MUX B, che porta Rai News 24, Rai Storia, Rai Gulp, Rai Sport Più ed i canali solo audio Radio1, Radio2, Radio3. La scelta di trasmettere il MUX B soltanto da Moncalieri, che pure contiene canali con una forte impronta di novità, è evidentemente dovuta alla volontà, in questa fase di switch-over, di mettere a punto innanzittutto la diffusione dei tre canali istituzionali RAI.



1

Torino Eremo

UHF 30 h

MUX A

RAI Uno, RAI Due, RAI Tre, 4, FD leggera

UHF 66 h

MUX 5

Alta Definizione

2

Monte Turu

VHF H v

MUX A

RAI Uno, RAI Due, RAI Tre, 4, FD leggera

3

Moncalieri – Colle Maddalena

UHF 26 h

MUX B

Rai News 24, Rai Storia, Rai Gulp, Rai Sport Più, Radio1, Radio2, Radio3

4

Borgo San Dalmazzo

UHF 47 v

MUX A

RAI Uno, RAI Due, RAI Tre, 4, FD leggera

5

Bra La Morra

UHF 22 v

MUX A

RAI Uno, RAI Due, RAI Tre, 4, FD leggera

 

Tabella dei trasmettitori RAI attivi dal 20 maggio per la diffusione digitale terrestre. Accanto al nome del trasmettitore è indicata la banda e il canale di trasmissione, la polarizzazione dell'antenna, il multiplex emesso e i rispettivi canali.

 

C’è però una chicca: sul canale 66 trasmesso da Torino Eremo, che fino a ieri (è il caso di dirlo) trasmetteva il MUX A, RAI ha deciso di offrire uno sprazzo di futuro accendendo da subito un multiplex, chiamato MUX 5, tutto dedicato all’alta definizione. Saranno probabilmente due i flussi audio e video in HD ricevibili da Torino Eremo, ovviamente nelle zone coperte da questo storico trasmettitore RAI. Per godere dell’alta definizione è necessario avere a disposizione un televisore almeno del tipo HDready oppure del tipo FullHD e, particolare ancor più importante, un ricevitore HD capace cioè di decomprimere i flussi MPEG4 utilizzati nella trasmissione. Non sono molti i ricevitori esterni capaci di trattare anche i segnali HD ma ci sono molti televisori, LCD o Plasma, che incorporano un sintonizzatore adatto allo scopo. Consigliamo, quindi, ai lettori di Torino, se state pensando di acquistarne uno proprio in questi giorni, di controllare la presenza del sintonizzatore DT MPEG4, al di là del colore bianco o blu del “bollino” DGTVi.

Per scegliere un ricevitore vi consigliamo di leggere il nostro articolo “Digitale terrestre, sintonizzatori: zapper o interattivi mhp? Ecco come scegliere” all’indirizzo  http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=56383&sez=HOME_SCIENZA, non dimenticando che per le zone del Piemonte interessate dallo switch-over sono ancora disponibili i 50 Euro di incentivo per l’acquisto di un decoder interattivo mhp, offerta riservata agli ultrasessantacinquenni in regola con il pagamento del Canone e con reddito inferiore a 10.000 Euro annui. Per capire meglio i “segreti” della ricezione digitale e le caratteristiche che devono avere gli impianti di antenna, invece, potete dare un occhiata all’altro nostro articolo “Digitale terrestre: tutti i segreti per una ricezione corretta” raggiungibile qui http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=58543&sez=HOME_SCIENZA che però integriamo subito ragionando sui dati di trasmissione a disposizione, limitati purtroppo all’emissione RAI.

Cartina con trasmettitori Piemonte OccidentaleL’unica frequenza nella banda VHF utilizzata è il canale H trasmesso da Monte Turu, a nord ovest di Torino: verso quella posizione sul territorio va dunque puntata un’antenna adatta alla ricezione del canale H o, meglio, un’antenna logaritmica “a larga banda”, quelle a forma di “punta di freccia”, che copra tutta le bande VHF e UHF. Attenzione però, va montata in “polarizzazione verticale” ovvero ruotata sul suo asse, come un’automobile poggiata sulle portiere invece che sulle quattro ruote. Le altre emissioni in polarizzazione verticale sono quelle provenienti da Borgo San Dalmazzo e Bra, ma in banda UHF. E’ evidente che i comuni a portata ottica dei trasmettitori della zona di Torino Eremo sono i più fortunati perché con una sola antenna “a larga banda” puntata verso la zona immediatamente a sudest del Capoluogo potranno ricevere tutti e tre i multiplex RAI, alta definizione compresa. Tutto ciò fatti salvi i disturbi dovuti alla convivenza digitale-analogico si protrarrà fino alla metà di ottobre 2009.



Per maggiori informazioni sulla ricezione e sulle frequenze accese e spente è possibile, infine, consultare il sito di RAIWAY, partendo per comodità dalla pagina dedicata alla provincia di Torino raggiungibile qui http://www.raiway.it/index.php?lang=IT&cat=145&provincia=TO&regione=piemonte&provnome=Torino oppure chiamare il Call Center Tecnico di Rai Way al Numero Verde 800 111 555 attivo tutti i giorni dalle 8.00 alle 23.00. Mediaset, dal canto suo, mette a disposizione questa pagina web http://www.mediasetpremium.mediaset.it/informazione/copertura/copertura.shtml?reg=piemonte per fornire le informazioni relative alla sua copertura ed è da segnalare una comoda iniziativa che prevede la possibilità di usufruire della convenzione stipulata con gli antennisti di Eurosatellite per effettuare un “check-up” dell'impianto di antenna al costo di soli 12 Euro (IVA inclusa).